
I buoni fruttiferi postali: un pilastro per i risparmiatori (www.libriamociascuola.it)
In un periodo di instabilità economica, è essenziale che i risparmiatori siano informati riguardo alle opzioni di investimento disponibili.
Negli ultimi mesi, il panorama finanziario è stato caratterizzato da notizie riguardanti un nuovo buono fruttifero postale (BFP) che prometterebbe rendimenti compresi tra il 6% e il 7%. Questa situazione ha sollevato interrogativi tra i risparmiatori, spingendoli a chiedersi se tali affermazioni siano veritiere o semplici fake news. È fondamentale esplorare a fondo la questione per ottenere una visione chiara e informata.
I buoni fruttiferi postali rappresentano uno strumento di investimento molto apprezzato dai piccoli risparmiatori italiani. Emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, questi strumenti sono distribuiti tramite Poste Italiane e offrono diversi vantaggi:
- Garanzia statale sul capitale investito, che conferisce sicurezza agli investitori.
- Assenza di costi di gestione, dalla sottoscrizione fino al rimborso.
- Tassazione agevolata sui rendimenti al 12,50%, esenti da imposta di successione.
- Possibilità di cointestazione fino a quattro persone maggiorenni.
- Opzione di estinzione anticipata, consentendo il recupero del capitale versato prima della scadenza.
Questi elementi rendono i buoni fruttiferi postali una scelta interessante per chi desidera pianificare il proprio risparmio.
I punti deboli dei buoni fruttiferi postali
Nonostante i numerosi vantaggi, esistono anche alcuni aspetti negativi da considerare:
- Struttura dei rendimenti: I rendimenti sono di tipo step-up, il che significa che crescono nel tempo, ma non in modo uniforme. Nei primi anni, i tassi di interesse possono essere relativamente bassi.
- Assenza di flussi cedolari costanti: Gli interessi vengono accreditati solo alla scadenza di ciascun “step”, richiedendo una gestione attenta.
- Riscatto degli interessi: Per ricevere gli interessi, è necessario richiedere il riscatto del buono, che può risultare poco conveniente per i titoli cartacei.
Questi fattori possono influenzare la decisione di investimento, rendendo importante una valutazione accurata.

La notizia di un nuovo buono fruttifero postale con rendimenti tra il 6% e il 7% ha suscitato grande curiosità, ma è necessario fare chiarezza. Attualmente, esiste un solo prodotto che offre un rendimento fino al 5% annuo lordo a scadenza, dedicato ai minori. Per gli adulti, i rendimenti si attestano attorno al 3% annuo lordo a scadenza, senza indicazioni di nuovi prodotti con tassi superiori.
È importante notare che l’ultimo rendimento del 6% era associato a buoni per minori e ha avuto termine nel settembre 2024. La confusione potrebbe derivare dalla promozione di buoni precedenti che, in passato, hanno offerto tassi più elevati, ma non sono più attivi.
La gestione del risparmio in un contesto economico incerto
In un periodo di instabilità economica e inflazione crescente, è essenziale che i risparmiatori siano informati riguardo alle opzioni di investimento disponibili. I buoni fruttiferi postali rappresentano una scelta sicura e garantita dallo Stato, ma è cruciale comprendere i loro limiti e le condizioni specifiche associate a ciascun prodotto.
La prudenza e la ricerca approfondita sono fondamentali per evitare di cadere in trappole informative e per prendere decisioni consapevoli che possano garantire un futuro finanziario solido e stabile.