
Dal 5 marzo cambia tutto per l'ISEE dovresti rifarlo (libriamociascuola.it)
Dal 5 marzo 2025 sarà apportata una significativa modifica all’ISEE . Per aggiornare l’ISEE, si raccomanda di rispettare le nuove scadenze.
A partire dal 5 marzo 2025, il sistema dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) subirà cambiamenti significativi, influenzando molte famiglie italiane. Questa riforma prevede l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di titoli di Stato e di altri strumenti finanziari fino a un valore di 50.000 euro.
Questa decisione rappresenta un passo importante per ampliare la platea di beneficiari di bonus e agevolazioni sociali, permettendo a molti cittadini di accedere a prestazioni economiche più elevate.
Cosa cambia per l’ISEE e perché dovresti rifarlo
Il cambiamento nel calcolo dell’ISEE si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le politiche di sostegno alle famiglie, specialmente in un periodo in cui il costo della vita grava sui bilanci familiari. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, le Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per ottenere un ISEE aggiornato potranno essere presentate a partire dalla metà di marzo. A partire da tale data, non verranno più considerati nel calcolo dell’ISEE i seguenti strumenti finanziari:
- Libretti postali
- Buoni fruttiferi postali
- Titoli di Stato
- Altre forme di risparmio garantite dallo Stato
Per chi detiene tali forme di investimento, l’ISEE risulterà notevolmente più basso, consentendo l’accesso a importi più elevati per diverse prestazioni sociali. Tuttavia, chi ha già presentato l’ISEE all’inizio dell’anno potrebbe dover aggiornare nuovamente la propria dichiarazione per beneficiare di questa esclusione. Questa situazione potrebbe comportare costi aggiuntivi per il servizio offerto dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), poiché solo la prima presentazione è gratuita.

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L’ISEE è fondamentale per l’accesso a una serie di bonus e sussidi statali. Tra i principali benefici collegati a questo indicatore, troviamo:
- Assegno Unico per i figli: prevede un importo mensile di 201 euro per figlio per famiglie con un ISEE inferiore a 17.227,33 euro. Per chi supera la soglia di 45.939,56 euro, l’importo minimo si riduce a 57,5 euro. La scadenza per presentare la DSU aggiornata è fissata al 28 febbraio 2025.
- Assegno di Inclusione (ADI): il limite ISEE per il 2025 aumenterà da 9.360 euro a 10.140 euro, mentre il reddito familiare massimo per ottenere questo aiuto passerà da 6.000 euro a 6.500 euro.
- Bonus bollette: supporta le famiglie con un ISEE inferiore a 9.530 euro, con soglie più elevate per le famiglie numerose.
In questo contesto, molti contribuenti si trovano a dover prendere una decisione cruciale: presentare subito l’ISEE o attendere il 5 marzo per usufruire delle nuove disposizioni? Presentare l’ISEE immediatamente potrebbe essere vantaggioso per chi ha necessità di accedere rapidamente ai sussidi, ma comporta il rischio di dover ripetere la procedura dopo la data di entrata in vigore della riforma. D’altro canto, attendere la riforma permette di includere direttamente l’esclusione dei titoli di Stato nel calcolo, evitando di dover aggiornare l’ISEE nuovamente.
È fondamentale sottolineare che l’ISEE può essere aggiornato fino al 30 giugno 2025, con l’opportunità di richiedere arretrati su alcuni bonus, come l’Assegno Unico. Per le famiglie che detengono titoli di Stato, potrebbe risultare conveniente aspettare la nuova normativa prima di inviare la richiesta. Queste modifiche rappresentano un’opportunità per migliorare la situazione economica di molte famiglie, ma richiedono attenzione e pianificazione per garantire l’accesso ai benefici previsti.