
Mediaset, volto tv sta male-libriamociascuola.it
Mediaset, l’amato volto tv sta molto male: dimagrito e debole è affetto da una malattia devastante. Ecco cosa sta succedendo.
Volto tv molto apprezzato dal pubblico, milita a Mediaset da diversi decenni e questo l’ha reso un personaggio popolare con un vasto seguito di fans. Oggi non sta bene, fa fatica anche a lavorare e a dedicarsi alle sue passioni. Grazie a Mediaset ha potuto portare l’arte in tv e le sue ospitate nei vari talk hanno avuto sempre un eco mediatico non indifferente. E’ un personaggio versatile, che gode della stima della dirigenza di rete, oggi molto preoccupata per la sua salute.
Negli ultimi mesi è apparso sempre meno in televisione, preferisce non uscire e ha perso la verve polemica che lo ha sempre caratterizzato. Critico, scrittore, giornalista, ma anche ex politico e opinionista, è ancora oggi molto amato dai telespettatori che hanno sempre apprezzato il suo modo diretto, a volte sopra le righe, di dire ciò che pensa. Sarà anche per questo che Berlusconi e i suoi collaboratori gli hanno dato carta bianca.
L’amato volto tv recentemente è apparso stanco e visibilmente dimagrito e non ha nascosto che la malattia, prima un’intervento al cuore e poi il cancro alla prostata, lo ha limitato. Una situazione che ha originato anche una forma di depressione: “La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare..” Ha dichiarato Vittorio Sgarbi in un’intervista rilasciata a Robinson.
Vittorio Sgarbi: “Medito sul destino che mi attende…”
Il critico d’arte ha poi aggiunto: “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto”. Sgarbi ha anche precisato: “Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende. In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita”.

Sgarbi è consapevole di non stare bene e di non riuscire più a fare le stesse cose di qualche anno fa. Oggi il critico d’arte ha una percezione diversa delle cose che accadono intorno a lui. Le osserva. ma senza farsi coinvolgere in prima persona: un distacco spontaneo che lo aiuta ad affrontare la quotidianità.
Inoltre ha ammesso di avere un rapporto con il suo corpo diverso dal passato, quasi non si riconosce: “ Oggi ho un dialogo con il corpo che non avevo avuto mai. Interessante questo dialogo? Non troppo, era meglio prima. Preferivo essergli indifferente”.