Le detrazioni riguardanti le spese scolastiche - (libriamociascuola.it)
La Legge di Bilancio 2025 introduce novità in ambito fiscale, aumentando il limite di detraibilità delle spese scolastiche
La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha introdotto importanti novità in ambito fiscale, con l’obiettivo di alleviare il carico economico delle famiglie italiane. Tra le misure più significative, si segnala l’ampliamento del limite di detraibilità delle spese scolastiche, che include anche la detrazione per la mensa scolastica. Questa iniziativa rappresenta un riconoscimento del valore sociale ed educativo delle spese sostenute per l’istruzione dei figli.
La modifica normativa ha interessato l’articolo 15, comma 1, lettera e-bis) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), aumentando il tetto massimo di spesa detraibile per ogni studente da 800 euro a 1.000 euro. È fondamentale notare che questo cambiamento entrerà in vigore solo a partire dalla dichiarazione dei redditi dell’anno 2026, relativa al periodo d’imposta 2025. Pertanto, per il modello 730 del 2025, le famiglie continueranno a detrarre solo fino a 800 euro per figlio. Questo intervento non solo risponde alle esigenze economiche delle famiglie, ma sottolinea anche l’importanza educativa dei servizi scolastici, inclusa la mensa.
La detrazione si applica alle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. Tra le spese ammesse rientrano non solo i costi per la mensa scolastica, ma anche quelli per servizi scolastici integrativi, come l’assistenza durante i pasti e le attività di accoglienza degli studenti. Questi servizi, se debitamente documentati, possono essere inclusi nel calcolo della spesa detraibile.
Un aspetto innovativo della normativa è il riconoscimento della detrazione per le spese di mensa scolastica anche quando il servizio non è erogato direttamente dalla scuola, ma attraverso il Comune o soggetti terzi. La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14/2023 ha confermato la legittimità della detrazione anche in assenza di una deliberazione specifica da parte degli organi scolastici. Così, i servizi di mensa e quelli integrativi sono considerati parte integrante dell’offerta formativa, garantendo agli studenti pasti e assistenza, indipendentemente dalle modalità organizzative adottate.
Per usufruire della detrazione mensa scolastica, è cruciale conservare una documentazione adeguata. I documenti richiesti possono includere:
È essenziale che tali documenti riportino chiaramente i dati anagrafici dell’alunno, l’anno scolastico di riferimento e l’importo pagato per ciascun servizio. Solo con una documentazione completa e conforme sarà possibile usufruire del beneficio fiscale.
L’aumento del tetto di detraibilità non rappresenta solo un vantaggio economico, ma è anche un intervento volto a promuovere l’inclusione sociale e a sostenere le famiglie nel bilanciare lavoro e vita familiare. La mensa scolastica è uno strumento importante per garantire un’alimentazione sana ai bambini e favorire relazioni sociali tra di loro. Con l’innalzamento del tetto massimo detraibile a 1.000 euro, le famiglie italiane potranno beneficiare di un risparmio fiscale più consistente, che può arrivare fino a 190 euro per ciascun figlio iscritto a uno dei cicli di istruzione. Questo vantaggio economico è particolarmente significativo per le famiglie con più figli, che possono cumulare le detrazioni fino al limite individuale previsto per ciascun alunno.
Le famiglie dovranno prestare attenzione a garantire che le spese siano effettivamente sostenute e tracciate attraverso strumenti di pagamento riconosciuti dalla normativa fiscale, per poter usufruire del beneficio.