Cambiano i criteri dei mutui green, conta anche la Regione e il freddo che fa
Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica ha conosciuto una crescita esponenziale.
I mutui green, pensati per incentivare l’acquisto di immobili che soddisfano criteri di efficienza energetica, stanno per subire un cambiamento significativo. A seguito dell’introduzione di una nuova direttiva europea, i criteri per l’identificazione di una casa green si amplieranno, tenendo conto di fattori che vanno oltre la semplice classe energetica dell’immobile.
Tradizionalmente, l’accesso ai mutui green era limitato a immobili in classe energetica A o B, spesso nuovi o recentemente ristrutturati. Tuttavia, con l’arrivo della nuova direttiva, questo approccio sta per mutare. Non solo la classe energetica sarà un criterio fondamentale, ma si considereranno anche altri fattori, tra cui:
Questo cambiamento rappresenta un passo avanti verso una valutazione più olistica degli immobili, che tiene conto delle specificità locali e delle diverse esigenze climatiche.
La questione climatica è particolarmente rilevante in un paese come l’Italia, caratterizzato da una grande varietà di climi, dal caldo mediterraneo delle regioni meridionali al freddo alpino del Trentino Alto Adige. Una casa in classe energetica C situata in Sicilia avrà necessità di riscaldamento ben diverse rispetto a un immobile simile in una regione montuosa. Di conseguenza, le spese per il riscaldamento, influenzate dalle caratteristiche climatiche locali, dovranno essere considerate nella valutazione di un immobile green. Questo significa che le abitazioni situate in zone più calde potrebbero beneficiare di condizioni più favorevoli per l’accesso ai mutui green, a causa dei minori costi di riscaldamento invernale.
Con l’entrata in vigore dei nuovi criteri, anche gli immobili in classe energetica C e D potranno accedere ai mutui green. Questo rappresenta una novità significativa, in quanto in passato solo il 5% dei mutui concessi riguardava immobili considerati green. Ora, gli immobili dovranno dimostrare di ridurre i consumi energetici di almeno un terzo in caso di ristrutturazioni, rendendo l’accesso ai mutui green più inclusivo.
Le banche hanno tutto l’interesse a concedere mutui green, poiché offrono tassi di interesse più competitivi e una garanzia ipotecaria più solida. Questo rappresenta un vantaggio sia per i clienti, che possono risparmiare sui costi del mutuo, sia per le banche, che possono contare su un portafoglio di prestiti più sicuro.
L’introduzione di criteri più flessibili per l’accesso ai mutui green potrebbe avere un impatto significativo sul mercato immobiliare italiano. Le abitazioni che prima erano escluse dal circuito dei mutui green a causa della loro classe energetica potrebbero ora essere valorizzate, portando a un aumento della domanda per immobili che necessitano di lavori di ristrutturazione. Questo potrebbe incentivare i proprietari a investire nella riqualificazione energetica dei loro immobili, contribuendo a un miglioramento generale della qualità del patrimonio edilizio italiano.
Inoltre, l’adeguamento dei criteri potrebbe favorire un riallineamento dei prezzi immobiliari, con una maggiore valorizzazione di case che, pur non rientrando nelle classi energetiche più elevate, si trovano in zone climatiche più favorevoli e che potrebbero beneficiare di mutui green. Ciò potrebbe portare a una maggiore equità nel mercato, in quanto immobili situati in regioni più fredde e costose dal punto di vista energetico non sarebbero più avvantaggiati rispetto a quelli in zone più calde.
Nonostante questi cambiamenti promettenti, la strada verso una maggiore diffusione dei mutui green non è priva di ostacoli. La necessità di riqualificazione energetica è una sfida significativa per molti proprietari di immobili, in particolare per quelli che possiedono case più vecchie. Anche se i nuovi criteri permetteranno l’accesso ai mutui green a una gamma più ampia di immobili, la questione della sostenibilità economica della riqualificazione rimane centrale.