
Le basi del Bonus agricoltura (www.libriamociascuola.it)
Negli ultimi anni, il settore agricolo ha visto un crescente interesse verso pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Tra le iniziative più significative, il Bonus agricoltura di 500 euro per ettaro di terreno rappresenta un’opportunità interessante per i coltivatori diretti e le aziende agricole. Questa misura incentiva la gestione di colture spontanee, contribuendo così alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, per poter accedere a questi contributi, è fondamentale seguire una serie di regole specifiche. Approfondiamo quindi le modalità di accesso a questo bonus e i requisiti necessari per non perdere i fondi.
Il Bonus agricoltura, introdotto nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027, è un incentivo economico finalizzato a promuovere la gestione di superfici agricole dedicate a piante mellifere. Queste piante non solo supportano la biodiversità , ma svolgono anche un ruolo cruciale nell’impollinazione, un processo essenziale per la riproduzione di molte colture. La PAC mira a incentivare pratiche agricole che vadano oltre la mera produzione, incoraggiando agricoltori e aziende a dedicare parte del loro terreno alla crescita di specie autoctone, come borragine e calendula, che possono prosperare senza un intervento intensivo.
Quando si ha diritto al bonus
Per poter beneficiare del bonus di 500 euro a ettaro, è necessario rispettare alcune condizioni. Ecco un elenco delle principali:
- Tipo di colture: Il terreno deve essere destinato a piante mellifere, in grado di garantire una fioritura adeguata nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 30 settembre.
- Terreni a riposo: Non è possibile richiedere il bonus per terreni utilizzati per colture produttive. Devono essere mantenuti a riposo e dedicati esclusivamente a specie di interesse apistico.
- Semina: La semina deve avvenire in un momento utile per assicurare la germinazione e la fioritura entro le scadenze stabilite.
Affinché una superficie possa essere considerata idonea per il bonus, ci sono requisiti tecnici specifici da rispettare. Tra questi:
- La superficie minima richiesta è di 0,25 ettari, deve essere contigua e avere una larghezza minima di 20 metri.
- È obbligatorio mantenere una fascia di rispetto di 3-5 metri da colture limitrofe.
- La presenza di specie non di interesse apistico deve essere rimossa, sia manualmente che meccanicamente.
- È vietato l’uso di diserbanti chimici sui terreni destinati a queste colture.
Questi requisiti servono a garantire che le piante mellifere non siano in competizione con altre colture, preservando l’equilibrio dell’ecosistema agricolo.

Presentazione della domanda
Per accedere al bonus, è necessario presentare un’apposita istanza all’ente competente. Ogni anno, la domanda deve essere inviata entro il 15 maggio. Nel 2024, sono state previste diverse proroghe per facilitare la partecipazione degli agricoltori. È importante essere tempestivi nella presentazione della richiesta, poiché i pagamenti iniziano generalmente nel mese di ottobre e possono variare in base ai fondi disponibili e al numero di domande ricevute.
In caso di un elevato numero di richieste per il bonus agricoltura, è possibile che i contributi effettivi vengano ridotti. Pertanto, è consigliabile monitorare attentamente le scadenze e prepararsi adeguatamente per garantire la massima possibilità di ricevere il contributo.
Il bonus agricoltura di 500 euro a ettaro rappresenta non solo un supporto economico per gli agricoltori, ma anche un passo importante verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Incentivando la coltivazione di specie mellifere e la gestione di terreni a riposo, la PAC promuove pratiche agricole che possono contribuire a un futuro più verde e sostenibile. Con un’adeguata pianificazione e il rispetto delle norme, gli agricoltori possono non solo beneficiare di un aiuto economico, ma anche svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia della biodiversità e nella promozione di ecosistemi sani.