
Diritti inespressi: un'opportunità da non perdere (www.libriamociascuola.it)
Il mondo delle pensioni è spesso caratterizzato da complessità e normative che non tutti i potenziali beneficiari conoscono a fondo.
In Italia, molti pensionati si trovano in una situazione di “diritti inespressi”, un fenomeno che indica come ci siano prestazioni e bonus a cui si ha diritto ma che, per vari motivi, non vengono richiesti. Questo può avvenire per distrazione, mancanza di informazioni o semplicemente per scarsa familiarità con le procedure burocratiche.
Molti pensionati non sanno che possono accedere a prestazioni aggiuntive per migliorare la propria situazione economica. È importante sapere che è ancora possibile presentare domande per recuperare arretrati degli ultimi cinque anni. Il servizio “consulente digitale delle pensioni” dell’INPS offre un aiuto prezioso: consente di verificare in modo semplice e intuitivo se si ha diritto a prestazioni integrative. Questo servizio è accessibile sia per gli utenti autenticati, che possono utilizzare le proprie credenziali, sia in modalità non autenticata.
Supplemento pensionistico
Una delle prestazioni più rilevanti è il supplemento pensionistico, che rappresenta un incremento dell’importo della pensione. Questo è destinato a coloro che hanno continuato a lavorare anche dopo il raggiungimento dell’età pensionabile. È possibile richiedere il supplemento normalmente dopo cinque anni dalla pensione o dall’ultimo supplemento, ma c’è la possibilità di anticipare la richiesta a due anni in determinate condizioni. Se il pensionato ha già superato l’età per la pensione di vecchiaia, può fare un’unica richiesta anticipata.

Per il 2025, l’importo minimo di pensione è fissato a 603,40 euro. Se un pensionato percepisce un importo inferiore, può richiedere un’integrazione al trattamento minimo, a condizione che il reddito totale non superi i 7.844,20 euro. È fondamentale che il pensionato abbia un assegno calcolato secondo il sistema retributivo o misto, il che implica di avere almeno un contributo settimanale versato prima del 31 dicembre 1995. Inoltre, è importante considerare anche il reddito del coniuge, che non deve superare una soglia complessiva di 23.532,60 euro.
La quattordicesima
Un altro bonus di notevole importanza è la quattordicesima, una somma aggiuntiva che viene corrisposta due volte l’anno, a luglio o dicembre. Questo beneficio spetta ai pensionati di almeno 64 anni il cui reddito annuo lordo non supera due volte il trattamento minimo. È una misura che può garantire un aiuto concreto per affrontare le spese di fine anno, rendendo più sostenibile la gestione economica per molti pensionati.
Altre prestazioni da considerare
Oltre ai bonus già menzionati, ci sono ulteriori prestazioni che i pensionati possono richiedere:
- Assegni per il nucleo familiare: Questi assegni possono essere richiesti per determinati componenti del nucleo familiare, come il coniuge non legalmente separato o i figli minori.
- Maggiorazioni sociali: Destinate ai pensionati economicamente svantaggiati con almeno 60 anni di età, queste maggiorazioni sono applicabili a diverse forme di pensione, purché non siano superati determinati limiti di reddito.
L’importanza della conoscenza
La scarsa conoscenza delle normative può portare a una perdita di diritti fondamentali. È quindi cruciale informarsi e sfruttare i servizi offerti dall’INPS. Il “consulente digitale delle pensioni” non solo permette di verificare i diritti, ma offre anche un facile accesso alle informazioni necessarie per presentare domande e recuperare eventuali arretrati.
Conoscere i propri diritti è un passo fondamentale per garantire una pensione dignitosa e sostenere il proprio tenore di vita. In un’epoca in cui le difficoltà economiche possono colpire anche i pensionati, è essenziale non trascurare queste opportunità e fare tutto il possibile per garantire il massimo supporto economico.