![La mozzarella è uno dei latticini più amati](https://www.libriamociascuola.it/wp-content/uploads/2025/02/Mozzarella-www.libriamociascuola.it-2025-02-03-1024x683.jpg)
Mozzarella (www.libriamociascuola.it)
La mozzarella è uno dei latticini più amati, tanto da essere considerata un alimento irrinunciabile nel frigorifero di nove italiani su dieci.
Utilizzata in molte preparazioni, dalla classica caprese alla pizza, la mozzarella è un simbolo della tradizione gastronomica italiana. Non tutte le mozzarelle disponibili nei supermercati sono uguali.
Recentemente, Altroconsumo ha condotto un’analisi su diciannove diverse mozzarelle, sia fior di latte che di latte vaccino, valutandole in base a criteri specifici come la presentazione, le caratteristiche della pasta e il sapore. I risultati di questo test offrono spunti interessanti per i consumatori, svelando quali prodotti meritano di essere acquistati e quali, invece, è meglio evitare.
I risultati della classifica
In cima alla classifica si trova la mozzarella Merivio della Lidl, un prodotto che ha sorpreso gli esperti per la sua qualità elevata. Questa mozzarella si distingue non solo per la sua presentazione accattivante, ma anche per le sue caratteristiche visive e gustative. La giuria ha apprezzato il “sentore fruttato”, conferendo a questo prodotto un equilibrio raro nel panorama delle mozzarelle. Questo risultato rappresenta un’inversione di tendenza, poiché tradizionalmente si pensa che i migliori prodotti provengano dalle regioni del Sud Italia.
Ecco i primi tre prodotti della classifica:
- Merivio (Lidl)
- Conad (arricchita con fermenti lattici vivi)
- Brimi Fior di latte di fieno e Vallelata Fior di latte (a pari merito)
È interessante notare che alcune delle migliori mozzarelle provengono da produttori tedeschi e altoatesini, come Bayerland, che ha superato le aspettative in termini di qualità.
Dall’altro lato della classifica, troviamo delle mozzarelle che hanno deluso le aspettative. La mozzarella di Granarolo ha ricevuto valutazioni molto basse sia per il sapore che per la consistenza. Ancora peggio è andata alla Bio Cansiglio di Naturasì, bocciata non solo per il gusto, ma anche per l’igiene e lo stato di conservazione. Questo solleva interrogativi sulle pratiche di produzione e sul rispetto delle normative igieniche da parte di alcuni brand.
Inoltre, è emerso che la mozzarella prodotta in Slovenia, Coop Spesotti, potrebbe contenere latte in polvere, una pratica vietata in Italia per la produzione di fior di latte. La presenza di furosina ha dimostrato che il latte ha subito un trattamento termico elevato, contrariamente a quanto richiede la legislazione italiana. Questa situazione solleva interrogativi sull’importazione di prodotti alimentari e sulla necessità di garantire che le normative locali siano rispettate.
![In cima alla classifica si trova la mozzarella Merivio della Lidl,](https://www.libriamociascuola.it/wp-content/uploads/2025/02/Caprese-www.libriamociascuola.it-2025-02-03.jpg)
Un’analisi approfondita
L’analisi di Altroconsumo non si è limitata a valutare il gusto delle mozzarelle, ma ha anche esaminato la loro composizione e i metodi di produzione. È emerso che cinque delle diciannove mozzarelle testate hanno pesato meno di quanto dichiarato in etichetta, un problema di trasparenza nei confronti dei consumatori. Gli esperti suggeriscono che il peso sgocciolato inferiore potrebbe derivare da una scorretta gestione durante il processo di produzione.
Un punto di discussione interessante riguarda l’uso dell’acido citrico (E330), un additivo che alcuni produttori utilizzano per sostituire i fermenti lattici tradizionali. Sebbene l’acido citrico possa accelerare il processo di produzione e uniformare la qualità, i puristi sostengono che questo additivo possa snaturare le caratteristiche gustative originali. Curiosamente, due delle mozzarelle più apprezzate dai degustatori, quelle della Lidl e di Conad, contengono fermenti lattici, ma anche diversi prodotti con acido citrico hanno ricevuto punteggi positivi.
La mozzarella non è solo un alimento; è anche un simbolo culturale dell’Italia. La sua preparazione e il suo consumo sono spesso associati a tradizioni gastronomiche regionali. In molte famiglie italiane, la mozzarella fresca è un componente essenziale delle ricette tradizionali, e la sua qualità è fondamentale per il successo di piatti come la pizza napoletana o la caprese.